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Richiamo dopo 5 mesi anche per chi si è infettato prima o dopo la vaccinazione

Ministero della Salute Redazione DottNet | 06/12/2021 16:54

Ribadito anche il consiglio a vaccinarsi con la prima e seconda dose entro 12 mesi dalla guarigione

Il Ministero della Salute ha diramato una circolare per chiarire le modalità di somministrazione della dose di richiamo (booster) nei soggetti già vaccinati e con pregressa o successiva infezione da SARS-CoV-2.
 
Per questi soggetti il Ministero ha sottolineato che è indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster), ai dosaggi autorizzati per la stessa, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno cinque mesi (150 giorni) dall’ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell’unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione).
 
Ai fini del completamento del ciclo primario di vaccinazione il Ministero ha ribadito che:

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- nei soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2, che non sono stati vaccinati entro i 12 mesi dalla guarigione, è indicato procedere il prima possibile con un ciclo primario completo (due dosi di vaccino bidose o una dose di vaccino monodose);
 
- nei soggetti che contraggono un’infezione da SARS-CoV-2, entro il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, è indicato il completamento della schedula vaccinale con una seconda dose entro sei mesi (180 giorni) dalla documentata infezione. Trascorso successivamente un intervallo minimo di almeno cinque mesi (150 giorni) dal ciclo vaccinale primario così completato, è quindi indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster), ai dosaggi autorizzati per la stessa.

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